Siamo a casa nostra. È questa una zona del mondo dove i fumetti Marvel hanno da sempre avuto una grande diffusione e un grande seguito di fans. Nei due paesi più importanti, Italia e Spagna, i nostri eroi preferiti hanno fatto la loro comparsa in periodi molto precoci, e hanno mantenuto quasi ininterrottamente una costante e massiccia presenza di pubblicazioni e vendite. I lettori hanno poi costituito delle longeve e competenti schiere di appassionati che hanno visto il succedersi di varie generazioni; anche le fiere di settore e il collezionismo sono molto sviluppati, fin dagli anni ‘70.
È questa la mia terra di origine e quindi, giocando in casa, mi potrei sbizzarrire nell’elencare le più rare e introvabili pubblicazioni di fumetti Marvel in italiano. Ma mi limiterò, anche per ragioni di spazio, a una carrellata che vuole definire le fasi principali del flusso di pubblicazioni Marvel nel nostro paese, con la descrizione dei principali protagonisti di questa storia.
La primissima apparizione dei personaggi Marvel in Italia è del 1945 con due storie di Capitan America della Timely apparse sulla rivista Il Pupazzetto in una Roma da poco liberata dagli alleati.
Questa fugace apparizione non ebbe però seguito e si dovranno attendere gli anni ’60 per vedere la prima fase di insediamento del materiale statunitense nel nostro paese. Per tutti gli anni ’60 storie della Atlas (in massima parte materiale western, ma anche alcune storie delle serie horror e umoristiche come Homer the Happy Ghost) vengono pubblicate, a volte in maniera confusa e disordinata, su diverse testate. Le case editrici protagoniste di questa fase sono: Itala (spiccano le due serie di Kid Colt e Kid Due Pistole di 21 numeri ciascuna), Pini Segna, Meroni (con molte storie western presentate nel formato “striscia”), Vita, Il Rombo, Edit Europa (con Marvelman) e Ponzoni.
La comparsa del vero e proprio Marvel Universe avviene nel 1966 con la prima pubblicazione di alcune storie dei Fantastici Quattro sulla rivista Big il Settimanale Giovane dell’editrice Confeditorial e su due speciali dell’editrice Figure. Vi si accompagna a breve la serie Il Sergente Fury e i suoi Commandos di 13 numeri proposta dall’editrice Le Maschere.
Ma la vera esplosione dei fumetti Marvel in Italia avviene per opera dell’Editoriale Corno che dal 1970 e fino al 1984 presenterà in una miriade di testate (le più longeva fu L’Uomo Ragno di 283 numeri) quasi tutta la produzione americana dell’epoca, con un enorme successo di vendite e di pubblico. Su queste edizioni si è formato il marveldom italico.
Durante l’era Corno alcune altre case editrici hanno prodotto albi con fumetti Marvel: Cenisio, Mondadori, Il Momento, Pulejo, Edigamma, Laterza, Virca, Rizzoli, San Paolo, Domus.
Con il fallimento della Corno ci fu il periodo più nero per i marvelfan italiani, ma la rinascita era dietro l’angolo.
Dopo il timido ma significativo tentativo dell’editrice Labor nel 1985-1986, sarà la Star Comics guidata da un giovane Marco Marcello Lupoi (che diventerà il maggiore protagonista dell’editoria Marvel non solo in Italia, dopo che Luciano Secchi lo era stato per la Corno) a riportare i personaggi Marvel nelle edicole italiane.
Dal 1987 al 1994 però il Marvel Universe viene pubblicato in Italia da diversi editori, con il risultato di frammentarne la coerenza narrativa a causa di diverse politiche editoriali. I principali editori in questione sono: Star Comics (che detiene i diritti delle serie storiche e più importanti), Play Press, Comic Art, Max Bunker Press.
Nel 1994 avviene un fatto eccezionale: La Marvel stessa entra in scena costituendo la sua filiale italiana (fino ad allora un fatto simile era avvenuto solo in Inghilterra con la Marvel UK) e riunendo sotto il proprio controllo tutte le testate Marvel; restituendo alla produzione italiana la coerenza narrativa ed editoriale che le mancava. A breve la Marvel Italia diventerà la Panini che prosegue la pubblicazione dei fumetti Marvel nel nostro paese fino ai giorni nostri (attualmente con oltre 40 uscite mensili).
All’opera della Panini si sono affiancate negli anni anche edizioni di altri editori, tra cui possiamo citare: Rizzoli, Pegasus, L’Espresso, Gazzetta dello Sport, BD, Disney Company Italia, If, Lexy, Free Books, Sperling & Kupfer, Bompiani, Magic Press.
Accanto alla pubblicazione del materiale originale americano, va sottolineata anche una produzione locale di storie dei personaggi Marvel, ad esempio sui 35 numeri della rivista Supergulp (Mondadori, 1978-1979), storie del Conte Dakula sul Corriere dei Piccoli negli anni ’80, storie dell’Uomo Ragno sul Giornalino della editrice San Paolo dal 2006 al 2011.
Non senza orgoglio, alla fine di questa carrellata, mi sento di sottolineare una considerazione: in Italia ad oggi sono usciti circa 12.000-13.000 albi a fumetti contenenti storie della Marvel. Con questo dato alla mano e considerando tutte le informazioni che ho raccolto in questi mesi, mi sento di potere investire l’Italia del titolo di paese al mondo (dopo gli Stati Uniti) in cui i fumetti della Marvel hanno avuto la più grande diffusione. Alla considerazione puramente numerica, si deve poi aggiungere la precocità della prima comparsa di un fumetto Marvel (1945) che è seconda a ben poche altre nazioni (mi risulta solamente il Brasile), e la qualità e la cura editoriale che ha sempre caratterizzato le edizioni nostrane, rendendole molto appetibili (specie le edizioni Corno) anche per i collezionisti esteri.
ad storia">I fumetti Marvel pubblicati dalle varie editrici italiane sono stati sempre distribuiti e venduti anche nelle edicole sanmarinesi, fin dall’epoca della Corno e in maniera continuativa fino ad oggi.
Ho verificato che nel Vaticano non esiste nessuna edicola. Pertanto non vi è una distribuzione ufficiale di alcun fumetto. Ma penso proprio che qualche studente o giovane prelato si sia a volte fatto procurare qualche fumetto dei nostri...
Il fatto di condividere la lingua con il Brasile ha portato il Portogallo a subire un po’ la massiccia produzione Marvel prodotta in quel paese. Infatti sono state relativamente poche le edizioni locali dei fumetti Marvel, mentre invece sempre molto ampia e prolungata è stata la diffusione in Portogallo delle edizioni prodotte in Brasile da varie case editrici, fin dagli anni ‘70.
La prima produzione locale di albi Marvel inizia sul finire degli anni ’70 e si deve all’opera dell’editrice Agencia Portuguesa de Revistas che ha prodotto le seguenti serie: Herois do Far-West (il n. 1 del giugno 1972 contiene storie western della Atlas e rappresenta forse il primo albo Marvel prodotto in Portogallo), Aventuras do Homem-Aranha (44 numeri dal 1978 al 1981) e O Incrìvel Hulk (18 numeri dal 1980 al 1981), più alcuni numeri di Mundo de Aventuras II serie (del 1973) e Mundo de Aventuras Especial (del 1975) con storie di Warlock, Conan, Deathlok e Ka-Zar; e alcuni numeri della serie Condor (del 1972) con Devil (la sua prima uscita sul n. 41 è del gennaio 1973). Questa editrice ha anche prodotto una manciata di numeri speciali (ad esempio con i Fantastici Quattro), e anche una serie iniziata nel 1972 e chiamata Herois do Far-West che in alcuni numeri contiene anche storie western della Atlas.
L’editrice Palirex ha prodotto dei fumetti Marvel sul finire degli anni ’70. Nella sua collana antologica Accao & Mistério ha pubblicato in molti numeri storie di X-Men, Fantastici Quattro, Vendicatori, Thor, Uomo Ragno, Iron Man.
L’editrice Futura negli anni ’80 ha pubblicato una manciata di numeri dedicati a Conan (uno speciale nel 1982 e 3 numeri di Conan Saga nel 1989). Ha anche prodotto alcuni fumetti dell’Uomo Ragno disegnati in Portogallo (da cui è derivato lo speciale Uomo Ragno Color de Luxe dell’Editoriale Corno).
Nel 1983 la Distri Editora ha prodotto alcuni fumetti Marvel: O Fabuloso Homem-Aranha (10 numeri), Hulk (4 numeri) e Thor (4 numeri).
L’editrice Meriberica Liber ha prodotto nel 1990 la serie dei Transformers per 18 numeri e 4 numeri della miniserie Indiana Jones e a Grande Cruzada.
Negli anni ’90 in Portogallo la pubblicazione dei fumetti della Marvel è stata appannaggio della importante azione editoriale della casa editrice Abril-Morumbi-ACJ. Questa casa editrice, che come si capisce ha cambiato il suo nome nel corso degli anni, ha pubblicato moltissime serie: Capitao America (11 numeri nel 1996), Cruzada Infinita (3 numeri), Dentes de Sabre (2 numeri nel 1995), Sesafio Infinito (3 numeri), Guerra Infinita (3 numeri), Homem Aranha (11 numeri nel 1988-89), Homem Aranha (32 numeri nel 1995-98), Homem Aranha 2099 (26 numeri nel 1996), Origens dos Super-Herois Marvel (2 numeri), A Teia do Aranha (16 numeri nel 1996-97), Wolverine (25 numeri nel 1995-97), X-Men (3 numeri), Fantasticos X-Men 2099 (28 numeri nel 1995-96), Fantasticos X-Men Extra (15 numeri nel 1995), Fantasticos X-Men (33 numeri nel 1995), e numerosi speciali.
Nei primi anni 2000 l’editrice Devir ha prodotto alcune serie Marvel: Homem-Aranha (34 numeri nel 2002 più uno speciale), Ultimate Marvel (15 numeri dal 2002 al 2003 con le serie Ultimate), Wolverine (40 numeri dal 1999 al 2003, più alcuni speciali), O Sensacional Homem-Aranha (20 numeri nel 2002), Ultimate Homem-Aranha (20 numeri nel 2004), O Incrìvel Hulk (20 numeri nel 2003).
Dall’inizio del 2007 i fumetti Marvel in Portogallo sono prodotti dalla Panini (attualmente in una decina di uscite mensili), inizialmente limitandosi a distribuire anche in Portogallo gli albi prodotti per il mercato brasiliano, ma poi producendo delle edizioni ad hoc per questo paese.
E’ importante segnalare l’uscita in Portogallo di una iniziativa analoga agli allegati a fumetti usciti in edicola coi quotidiani presentati anche in Italia. Infatti nel 2003-2004 è uscita una serie antologica prodotta dall’editrice Correio da Manha intitolata Classicos da BD (con fumetti Marvel in 6 numeri), a cui è seguita l’analoga Serie Ouro nel 2005 (anche qui con 6 numeri dedicati ai personaggi Marvel più noti).
Dal 2012 al 2015 la casa editrice Levoir ha prodotto alcune serie di antologie in volumi speciali dedicate a famose saghe della Marvel: Herois Marvel I serie (15 numeri) e II serie (10 numeri), Poderosos Herois Marvel (15 numeri).
La pubblicazione di fumetti Marvel in Spagna è sempre stata molto diffusa e ampia. Inoltre questo paese ha sempre avuto molti interscambi distributivi con altri paesi di lingua spagnola (specialmente del centro e sud America). Gli appassionati sono molto numerosi e competenti e le convention fumettistiche sono numerose e di vecchia data. La Marvel è arrivata in Spagna nel 1969 grazie all’editrice Ediciones Vertice con alcune edizioni in formato tascabile e in bianco e nero (con le cover, e talvolta anche alcune vignette interne, ridisegnate da autori spagnoli). Nel 1974 le pubblicazioni della Vertice assunsero il formato comic-book, ma solo nel 1979 diventarono a colori.
La produzione della Vertice fu molto ampia e si compone delle seguenti serie:
Nel 1972 e nel 1973 la Ediciones Laida ha pubblicato 2 volumi cartonati riferiti alla Marvel. Nel 1978 l’editrice Editorial Bruguera ha acquisito i diritti di alcune serie Marvel e (producendo però albi con scarsa qualità editoriale) ha pubblicato diverse collane: 2001 la Odisea del Espacio (8 numeri nel 1978), La Guerra de Las Galaxias (Star Wars, 4 serie per un totale di 20 numeri dal 1977 al 1980), Ka-Zar (7 numeri nel 1978), La Masa (Hulk, 30 numeri dal 1980 al 1982), La Mosca Humana (8 numeri nel 1978), Pocket de Ases (collana antologica di 39 numeri dal 1981 al 1984), Spider-Man (70 numeri dal 1980 al 1982), e alcuni speciali.
La Editorial Montena ha pubblicato nel 1980 tre volumi cartonati dedicati alla Marvel.
Nel 1981 la Vertice cambia nome e per 2 anni si fa chiamare Mundicomics, continuando a produrre albi Marvel: 8 numeri di El Hombre de Hierro, 4 numeri di Caballero Luna, 10 numeri di Capìtan America, 9 numeri di Dan Defensor (Devil), 15 numeri di Kid Colt, 4 numeri di Micronautas, 6 numeri di Motorista Fantasma, 8 numeri di Mundicomics Clàsicos, 4 numeri di Power Man, 4 numeri di Rom, 5 numeri di Super Héroes, 4 numeri di Los Vengadores, 5 numeri di Héroes Marvel e 7 numeri di Los Defensores. Nel 1983 cambia ancora denominazione editoriale diventando Ediciones Surco, per poi chiudere definitivamente i battenti alla fine dell’anno, ma non prima di produrre: 10 numeri di Caballero Luna, 8 numeri di Capitan America, 7 numeri di Hombre de Hierro, 10 numeri di Kazar, 10 numeri di Kung-Fu, 7 numeri di Micronautas, 9 numeri di Motorista Fantasma, 6 numeri di Patrulla-X, 10 numeri di Power Man, 8 numeri di Rom e 8 numeri di Star Wars.
Nel 1982 l’editrice Distrinovel pubblica 3 numeri della testata Epic.
Nel 1983 i diritti dei fumetti Marvel in Spagna vengono acquisiti dalla Planeta/De Agostini che inizia a pubblicare le principali serie Marvel sotto una sua etichetta chiamata Comics Forum. Questa gestione editoriale introdusse le note e la pagine della posta e razionalizzò le testate in maniera sincrona e coerente. Le testate Planeta/De Agostini - Comics Forum furono moltissime:
La Planeta/De Agostini ha prodotto anche numerose collane di ristampe delle serie classiche più famose, alcune delle quali continuano ad uscire anche ora:
Questa gestione è durata fino al 2004: nel gennaio 2005 infatti la Panini ha preso il controllo delle pubblicazioni Marvel in Spagna.
Nel 1994 la Editorial Zinco ha prodotto alcuni crossover tra Marvel e DC. Un analogo speciale è anche stato prodotto dalla Editorial Vid nel 1998.
Nel 2006 la Dolmen Editorial ha pubblicato 3 numeri di Alien Legion.
La Norma Editorial ha pubblicato la serie Classic Star Wars, 6 numeri dal 1996 al 1997, che contiene le storie della Marvel.
Una produzione Marvel c’è stata anche da parte della ECC Ediciones (3 speciali di Doc Savage nel 2012-2013).
Al momento le serie Marvel sono pubblicate ancora dalla Panini in circa una quarantina di uscite mensili.
La Hachette dal 2013 ha prodotto alcuni speciali dedicati ai personaggi Marvel principali all’interno di una collana antologica di volumi chiamata The Ultimate Graphic Novels Collection.
Vi si può ipotizzare una piccola distribuzione delle edizioni spagnole, di cui però non ho trovato comunque riscontro certo.
Non mi risulta la produzione locale di alcun fumetto Marvel, nonostante si trovi traccia di un buon numero di appassionati, con la organizzazione perfino di una convention fumettistica annuale.
Sicuramente c’è stata, perlomeno fin dagli anni ’70, la distribuzione di albi nelle edizioni inglesi, anche se non so con quale completezza. Prosegue al momento la distribuzione degli albi in inglese prodotti dalla Panini UK e dalla Hachette.