Storia (Traduzione) > 04

Editore: Marvel Italia / Panini Comics > Serie: Uomo Ragno (1994) > Albo: #491 > Storia: 04

Uomo Ragno (1994) #491 Storia 04

Genere: Super-Heroes

Starring: LONERS

Titolo: AZIONI DI RIFLESSO

Script: C.B. Cebulski | Pencils: Karl Moline | Inks: Karl Moline | Colors: Christina Strain | Lettering: Vc's Rus Wooton

storia completa, tratta da:

Loners (2007) #002 s01 *

Titolo originale: Reflex Actions

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SINOSSI: La Donna Ragno (III), Darkhawk e Ricochet hanno contravvenuto allo scopo per cui si sono trasferiti a Los Angeles ed accettato di fare parte del gruppo di sostegno guidato da Ben Urich e Michiko Musashi: hanno usato i loro poteri per sgominare un'organizzazione di spacciatori di O.C.M. Il giorno dopo cominciano i problemi. Ricochet non è convinto della scelta di appendere il costume al chiodo. Gli è piaciuto partecipare all'azione del giorno prima e pensa che sia il caso di andare fino in fondo, al punto di convincere a partecipare anche gli altri tre membri del gruppo estranei all'azione della sera precedente. Si scontra con Mattie, che invece vuole avere più tempo per indagare con discrezione. Mattie è convinta che Ricochet voglia solo farsi bello con Julie Power, a costo di mandare a monte la missione che si è prefissa: sgominare coloro che stanno avvelenando i ragazzi con una droga ricavata dal suo corpo (e da quello di molti altri supereroi). Ma Ricochet non è solo un fanatico superficiale, nasconde un dramma interiore come rivelerà la sera stessa al gruppo di sostegno. Dopo aver lasciato il gruppo degli Slingers, aveva mantenuto i contatti con l'amico Calabrone Rosso. I due combattevano il crimine con diverse motivazioni: il Calabrone Rosso perché voleva essere un eroe, Ricochet perché riteneva fico essere un eroe. Per un primo tempo le cose funzionarono ma poi, quando l'interesse dei media andò scemando, l'impegno di Ricochet diminuì anch'esso fino a rasentare lo zero. Per cui quando il Calabrone Rosso cercò il suo aiuto per affrontare una missione particolarmente difficile, lo lasciò da solo e l'amico morì. La partecipazione al gruppo di sostegno ha ottenuto l'effetto opposto a quello che Ricochet sperava. Pensava che sarebbe stato più facile per lui lasciarsi il passato alle spalle, invece, stare lì nascosti a cercare di smettere, lo ha indotto a riprendere il costume per fare qualcosa di buono e rimediare all'egoismo che era costato la vita all'amico. Per questo motivo ha bisogno di affrontare nuovamente gli spacciatori di O.C.M., non può sopportare l'idea che ci siano persone prigioniere in balia di quei criminali senza che lui, che dovrebbe comportarsi da eroe, faccia nulla per impedirlo. La notte stessa indossa il costume, cerca l'aiuto degli altri del gruppo ma nessuno risponde al telefono, per motivi diversi, e si reca quindi alla fabbrica operativa dell'organizzazione criminale. Solo. Come lo era stato il suo amico Calabrone Rosso. Effettivamente il complesso industriale nasconde una base degli spacciatori, che hanno imprigionato molti esseri superumani per produrre O.C.M. Il problema è che c'è qualcuno ad aspettarlo. Si tratta di Delilah, una killer psicopatica che, a suo dire, era stata tradita da Ricochet quando il costume era indossato da Peter Parker. Non vuole sentire ragioni, vuole solo vendicarsi e se la prende con Johnny anche se non è il bersaglio che cercava. La storia finisce meglio di quella del Calabrone Rosso. Ricochet mette fuori combattimento Delilah, ma, durante la lotta viene rotta una delle capsule contenitive dell'impianto e un misteriosa ragazza artigliata si libera dalla prigione e sembra molto confusa. --- [Vittorio Sossi]