Storia (Traduzione) > 14

Editore: Marvel Italia / Panini Comics > Serie: Marvel Omnibus (2007) > Albo: #054 > Storia: 14

Marvel Omnibus (2007) #054 Storia 14

Genere: Super-Heroes

Starring: Black Panther

Evento: Civil War | Story-Arc: War Crimes

Titolo: CRIMINI DI GUERRA PARTE 2

Script: Reginald Hudlin | Pencils: Marcus To, Koi Turnbull | Inks: Jeff de Los Santos, Don Ho, Nick Nix, Sal Regla

storia completa, tratta da:

Black Panther (2005) #024 s01 *

Titolo originale: War Crimes

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SINOSSI: Pantera Nera ha riflettuto molto prima di prendere posizione nella Guerra Civile dei supereroi. Il suo status di sovrano del Wakanda lo ha frenato dal seguire l'istinto e il suo codice d'onore, che lo aveva portato anni prima a rifiutare nettamente l'offerta di unirsi ai sedicenti Illuminati. Sei supereroi (Mr Fantastic, Namor, Dr Strange, Professor Xavier, Freccia Nera e Iron Man), che avevano la presunzione di voler guidare nell'ombra le scelte della comunità supereroistica, dei loro stessi amici e familiari, ignari di tutto. Ma alla fine una decisione pur sofferta l'ha presa. T'Challa è un politico scaltro oltre ad essere un supereroe estremamente abile. Ha intuito che alla fine della Civil War in territorio americano, le ossessioni di sicurezza degli Stati Uniti si sarebbero estese anche oltre i confini nazionali. Che senso ha assumere il controllo delle proprie armi di distruzione di massa se poi altri stati nel mondo potrebbero accumulare potenziali di attacco altrettanto incontrollabli e imponenti. Richards e Stark sospettano che il Wakanda stia dando asilo a superumani che vogliono sfuggire alla ferrea stretta governativa, e non hanno tutti i torti: ospite dell'ambasciata della nazione immaginaria africana è Fratello Voo-Doo, un affascinante personaggio della divisione horror della Marvel degli anni '70. Il governo statunitense continua a fare pressioni sul piccolo stato governato dalla Pantera Nera con la sua marina, nella speranza di alimentare i dissidi interni e rovesciare il governo di T'Challa, in una inquietante parodia di quello che è avvenuto spesso e realmente. --- [Vittorio Sossi]