Nel 1945, a Berlino, prima di suicidarsi, Hitler ha parlato con il Barone Zemo, dicendogli che, essendo uno dei suoi agenti più fedeli, avrà in dono il potere di un dio.
A Tokio, una donna misteriosa ingaggia un ninja, osservata, senza saperlo, da Silver Sable.
Il giorno dopo, a New York, il ninja ruba qualcosa dalla Oscorp, senza che il Branco Selvaggio riesca a fermarlo. Peter deve indagare per conto del Bugle, ma non vuole tradire la fiducia di Harry, che gli rivela che sono stati rubati dei cristalli che, ridotti in stato gassoso, causano una paura irrazionale.
Peter si reca all'ambasciata di Symkaria e si confronta con Silver Sable, che rivela che i cristalli sono stati rubati da un ninja per ordine della Baronessa, leader terrorista tedesca che Silver crede essere un clone femminile del Barone Zemo.
I due eroi si recano al castello bavarese della Baronessa. L'Uomo Ragno affronta il Ninja Bianco, e viene colpito dal gas, che lo blocca nel terrore di perdere le persone che ama. Silver viene catturata dalla Baronessa che rivela il suo piano: lanciare dei missili che diffonderanno il gas e le consentiranno di prendere il potere mondiale.
L'Uomo Ragno riesce a superare il potere del gas e combatte il ninja che, dopo aver ricevuto una dose del suo stesso gas precipita verso la morte in un crepaccio. Poi accorre al castello ove Silver era evasa dalla prigione. I due affrontano la Baronessa e i suoi soldati. La Baronessa viene colpita dal gas e, vedendosi mostruosa, si sfigura colpendo uno specchio. Riesce però a raggiungere il pannello di controllo per il lancio dei missili ma, accecata dal sangue, schiaccia il pulsante di autodistruzione.
Il castello esplode mentre gli eroi fuggono. La baronessa è rimasta coinvolta nell'esplosione ed uccisa, quando l'Uomo Ragno ha cercato di salvarla, lo ha attaccato!
 

NOTE NARRATIVE: 1) in effetti, la Baronessa, in questa Graphic Novel, risultava essere un clone di Heinrich Zemo, cosa poi smentita da Gruenwald in Captain America, quando ha recuperato la Baronessa come moglie di Helmut Zemo --- []