Wolverine ha intrapreso una crociata contro la Damage Control e il suo amministratore Walter Declun: colpevole di aver spinto in un certo senso verso il massacro di Stamford, potenziando Nitro ed imbottendolo di eccitanti. Combattere una società quotata in borsa è una missione atipica per l'artigliato canadese, che comunque ci si è messo di puntiglio e ne ha smantellato non poche strutture, provocando rilevanti danni economici. Ma Declun gode di appoggi molto in alto. Nonostante Wolverine si sia liberato dei mandroidi, sguinzagliati per farlo fuori, può poco o nulla quando interviene lo SHIELD e il suo collega Vendicatore Sentry. Wolverine non ha preso una posizione netta sull'atto di registrazione. Del resto la sua natura mutante lo mette al riparo dal doverlo fare obbligatoriamente: è già schedato come tutti gli altri uomini X. Maria Hill, capo dello SHIELD, però lo mette di fronte ad un bivio: o si registra formalmente o subirà lo stesso destino di tutti i dissidenti. La prigione 42 nella zona Negativa. Wolverine riesce a fuggire, anche se bloccato da un collare inibitore, e si lancia dall'eliveivolo. Logan sa che non ha tempo da perdere. Attacca Declun direttamente nella sede della Damage Control durante un consiglio di amministrazione, che a dire il vero si stava mettendo male per il torbido amministratore. Declun prova a reagire ma non c'è battaglia... e Wolverine compie la vendetta per gli abitanti di Stamford.